IL COORDINAMENTO VINCENTE

29 Luglio 2025

di

Mimmo Pelagalli

Il modello organizzativo e i controlli adottati dalla Cabina di Regia, nata recentemente per tutelare al meglio il nostro prezioso patrimonio agroalimentare, sono stati indicati come riferimento per i Paesi dell’Unione Europea

L’agroalimentare italiano si conferma uno dei settori trainanti dell’economia nazionale anche nel 2024, secondo i più recenti dati diramati da ISMEA, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare nel Report Agrimercati 2024. Un tesoretto che vale 70 miliardi di euro solo di esportazioni messe a segno nello scorso anno, con l’industria alimentare che chiude con un incremento della produzione pari a +1,8%, confermando la solidità del comparto e la sua capacità di resistere alle difficoltà del contesto macroeconomico. Ma un tale patrimonio ha bisogno di essere ben custodito, messo al sicuro da frodi, truffe e inganni verso il consumatore, per poter continuare a offrire il giusto supporto al Paese. Un settore che è destinatario di ingenti fondi pubblici nazionali e internazionali: nel complesso circa 35 miliardi di euro di aiuti della Politica agricola comune 2023- 2027, 26,6 miliardi provenienti dall’Unione Europea e 8,5 dai bilanci nazionali di Stato e Regioni.

LA CABINA DI REGIA

Recentemente, per iniziativa del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, è stata costituita la Cabina di Regia per i controlli amministrativi nel settore agroalimentare. Ne fanno parte i due Comandi dei Carabinieri, quello per la Tutela Agroalimentare e il Tutela Forestale e Parchi, il Comando Generale della Guardia di Finanza, il Comando delle Capitanerie di Porto, AGEA, l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (ICQRF) del MASAF. Lo scorso febbraio la Cabina di Regia è stata, poi, integrata con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e con i reparti della “Stradale” della Polizia di Stato.

Il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, che opera con un Reparto Operativo a livello centrale e 5 Reparti Tutela Agroalimentare a livello interregionale, è parte di questa più vasta rete di controlli. Il Reparto speciale, dipendente dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, è prioritariamente impegnato a garantire che i finanziamenti comunitari erogati non siano distratti verso interessi illeciti. Inoltre, tutela i consumatori mediante controlli sul ciclo di produzione, nel pieno rispetto dell’ecosistema, a garanzia della genuinità dei prodotti. Particolare cura, infine, viene rivolta alla verifica della qualità dei generi alimentari inviati dall’Italia ad altri Paesi, indigenti o in situazioni di crisi, quali forme di sostegno.

ALIMENTI E MATERIE PRIME

I controlli del Comando Carabinieri per garantire la sicurezza dei prodotti che arrivano sulle tavole dei consumatori.

Lo scorso febbraio la Cabina di Regia ha approvato il Piano Operativo dei Controlli 2025 (POC 2025) e il nuovo “Vademecum controlli per le aziende del settore agroalimentare”. Tali strumenti rappresentano una base solida per un sistema di controlli più efficace e mirato, volto a garantire la sicurezza alimentare e la tutela del cittadino. Il POC 2025, in particolare, conferma i settori di intervento già individuati nel 2024, come il vitivinicolo, l’oleario, il lattiero caseario, l’ortofrutta, i cereali e derivati, l’ittico, le carni, il miele, il mangimistico, oltre al contrasto alle frodi comunitarie, ma introduce anche significative novità.

Tra queste, spicca l’inserimento del benessere animale, con controlli specifici affidati ai Carabinieri forestali e al Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS). Inoltre, verranno introdotti nuovi fattori di rischio per tutelare il comparto del latte di bufala e sarà attivato un programma mirato per salvaguardare l’olio extravergine di oliva.

Nel settore dell’ortofrutta i controlli saranno intensificati, con una particolare attenzione alla stagionalità e alle importazioni, per garantire la corretta indicazione dell’origine dei prodotti.

Secondo una nota del Ministero “l’ampliamento della Cabina di Regia e il rafforzamento dei controlli segnano un passo importante per consolidare la sicurezza alimentare e difendere le filiere produttive nazionali. La Cabina di Regia continuerà a dare impulso alle attività di controllo, per assicurare una maggiore sinergia e un’efficace collaborazione tra tutte le amministrazioni coinvolte”.

CONTROLLI ANTIFRODE SUGLI AIUTI COMUNITARI

Carabinieri durante la verifica del corretto recepimento dei finanziamenti della Politica Agricola Comune (PAC) a sostegno del reddito agricolo, che valgono, solo per il nostro Paese, circa 7 miliardi di euro l’anno.

Per quanto riguarda l’impiego specifico dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto alle frodi comunitarie sulla Politica Agricola Comune (PAC), va segnalato come l’area di Coordinamento dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) abbia di recente riorganizzato il settore. I controlli antifrode avvengono innanzitutto mediante l’analisi dei dati satellitari, attraverso l’utilizzo integrato del sistema Arachne – messo a disposizione dall’Unione Europea per tutti i Paesi membri – con la piattaforma SAS.

L’utilizzo congiunto di tali strumenti ad alta tecnologia produce un follow-up, determinato dall’attivazione nella piattaforma di specifici fattori di rischio. Il coordinamento richiede così l’intervento del Gruppo di Lavoro, con valenza tecnico-amministrativa e giuridica, per la gestione dei casi di follow-up conseguente all’analisi antifrode integrata dai sistemi Arachne-SAS. Per ciò che concerne le attività di tipo tecnico-amministrativo il gruppo è composto da Guardia di Finanza – Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, Arma dei Carabinieri – Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare e Agecontrol SpA. Per quanto riguarda, invece, le attività di supporto di natura tecnico-giuridica, queste vengono svolte dall’Ufficio Antifrode e risk management di AGEA.

Tale tipologia di organizzazione – che tende a valorizzare al massimo l’utilizzo delle donne e degli uomini dell’Arma nei controlli in azienda – sta già dando ottimi risultati, tanto che ha visto il plauso della Direzione generale dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale della Commissione Europea, e la strategia italiana è stata indicata come modello di riferimento. Ad AGEA è stato affidato il coordinamento degli indicatori di rischio di Arachne per i 26 Stati membri dell’UE. Questo perché l’utilizzo di Arachne sarà obbligatorio solo dal 2026, mentre l’Italia ha fatto da apripista nell’impiego di tale sistema. Il passo ulteriore sarà quello, nel corso del 2025, di attuare strategie di prevenzione delle frodi comunitarie. Sull’efficacia dei controlli in ambito agroalimentare in modalità predittiva, recentemente il Gen. B. dei Carabinieri Donato Monaco, Vice Capo Gabinetto Vicario del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, intervenuto a un incontro organizzato da AGEA, ha sottolineato la necessità di operazioni congiunte. Il riferimento è stato la Cabina di Regia voluta dal Ministero, un organismo di scambio informativo sulle attività di controllo, attualmente in continuo sviluppo. Solo in questo modo sarà possibile effettuare scelte consapevoli riguardo a prodotti “sani”.

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